Mai era successa una cosa del genere: un rifugio alpino in Val Ferret, ad alta quota, sul massiccio del Monte Bianco ha dovuto chiudere a causa della siccità. Si tratta del Rifugio Gonella, si trova in Val Ferret, sulla destra salendo da Courmayeur verso il “Bianco”.

La sua quota consente sempre, anche in piena estate di avere l’acqua dai tanti nevai che lo circondano anche in pieno agosto ma quest’anno ha dovuto arrendersi al clima torrido e alla siccità: quest’anno i nevai sono totalmente scomparsi e il rifugio, rimasto senza approvvigionamento idrico, ha dovuto chiudere. Intanto più in alta quota, sui ghiacciai del circolo glaciale del Mo9nte Bianco, si continua a sciare ma bisogna essere più attenti del solito perché i crepacci sono quasi tutti scoperti e i pochi ponti nevosi sono fragili a causa dell’alta temperatura e si rischia di cadere all’interno dei crepacci.

I glaciologi hanno dimostrato una differenza di temperatura in profondità nel ghiaccio anche di circa tre gradi superiore rispetto alla media, un fenomeno che gli esperti non ricordano a loro memoria e nella storia delle rilevazioni, di avere mai osservato e che preoccupa perché può accelerare il movimento del ghiacciaio verso il basso creando una superficie di instabilità. Chi non vuole sciare o chi ha sciato abbastanza e desidera un po’ di relax in alta quota può salire l’ultimo tratto italiano della funivia del Monte Bianco e arrivare a Punta Hellbronner per godere di una vista eccezionale a 360 gradi e una visuale unica verso il Mont Maudit e verso la vetta del Monte Bianco, poco distante.

Una piccola curiosità: Il Mont Maudit (Monte maledetto) si chiama così perché trae in inganno gli scalatori del Bianco che lo confondono con la vera vetta, in mezzo alla tormenta, disorientandoli e provocando la morte di molti di loro che credendo di scendere dalla giusta parte si inoltrano in zone di pericolo, assolutamente ignari di ciò che stanno facendo e talvolta perdendo la vita.